La Shoah. Memorie e dialoghi
familiari
È stata organizzata dalla Comunità ebraica di Torino insieme all’
Associazione “Giorgio Biandrata” di Saluzzo, la presentazione di “La Shoah.
Memorie e dialoghi familiari” (The Fate of Holosaust Memories – Trasmission and
Family Dialogues) di Chaya Roth. Il lavoro portato avanti durante tutto lo
scorso anno scolastico dai docenti del Liceo Soleri Bertoni di Saluzzo in
particolare con le classi quarte del liceo linguistico è stato mirato
soprattutto a un approfondimento sul Diritto di Cittadinanza, partendo proprio
dalla storia di Chaya, bambina ebrea sopravvissuta alla Shoah, fuggita insieme
a sua madre Hannah e a Gitta, sua sorella prima da Berlino al Belgio, dalla
Francia e infine all’Italia, attraversando a piedi le Alpi da Saint Martin
Vésubie a Valdieri, dove visse nascosta in una cava di pietra. Il progetto ha
inserito la traduzione del libro di Chaya Roth – che è tornata più volte sulle
montagne cuneesi e a Saluzzo con la sua famiglia – in un progetto più ampio,
intitolato “Un cuore vigile”, che ha ottenuto lo scorso anno il Primo Premio
per le Scuole Superiori del Concorso “I giovani incontrano la Shoah”. La grande
partecipazione alla serata, che ha visto anche diversi rappresentanti delle
istituzioni locali e regionali, il consigliere Paolo Allemano, gli assessori
Pentenero e Valmaggia, raccogliersi nel centro sociale della comunità, ha così
premiato il lavoro portato avanti da una scuola e da tutta una città, Saluzzo,
che mostra da tempo una particolare sensibilità nei confronti dei percorsi
della Memoria.
Prossimo appuntamento per la
presentazione del libro proprio a Saluzzo, il 27 gennaio alle 17 nella sala
CRS. Nello stesso giorno 20 ragazzi delle due classi del liceo linguistico
“Soleri-Bertoni, accompagnati dalla Dirigente, prof. A. Tugnoli e dalle prof.sse M. Aimone e M. Colonna saranno a Roma, ospiti di Concita
Degregorio nella trasmissione “Pane quotidiano”, ore 13 RAI3, per parlare del percorso che li ha portati
alla realizzazione del blog “Uncuorevigile e alla traduzione del libro di
memorie di Chaya Roth.
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